La Storia

1896

Anno 0

Siamo alla fine dell’800 quando il nostro trisnonno Angelo Turina, da Salò, giunse a Moniga del Garda entrando come mezzadro nella corte del Senatore Pompeo Molmenti, negli anni in cui venivano coniate le regole che diedero vita nel 1896 al Vino di una Notte (marchio registrato).

Questo fu il vero punto di partenza per la famiglia Turina nella viticoltura e nella produzione del vino rosa della Valtènesi.

1920-1925

Primi anni ‘20

La rivoluzione enologica della Valtènesi del primo ‘900 e una passione genuina per le varietà autoctone del Garda Bresciano fecero intraprendere alla famiglia Turina la strada della viticoltura e olivicoltura. Negli stessi anni un giovane Luigi Turina, in sella al suo carro trainato da buoi, trasportava damigiane ricche di un vino complesso, portando i sapori della Valtènesi al di fuori dei confini bresciani.

1946

La rivoluzione dei fratelli Turina

In quegli stessi anni la produzione di vino veniva affidata a grandi cantine del territorio a cui i piccoli produttori conferivano le proprie uve per la vinificazione dei vini rossi del Garda Bresciano.
La stagione climatica quell’anno fu particolarmente favorevole per la maturazione delle uve e una grande quantità di grappoli arrivava nei magazzini delle più importanti cantine di Moniga del Garda.

Una mattina le uve dei fratelli Turina non vennero ritirate.
Gaudenzio e Angelo Turina, appena ventenni, furono costretti a trovare una soluzione immediata.

Con qualche soldo in tasca presero in affitto dei serbatoi in cemento da contadini della zona, iniziando a vinificare le proprie uve solo con le proprie forze.

1946

La prima cantina

Nel centro nevralgico di Moniga del Garda i fratelli Turina iniziarono la loro avventura da “vignaioli indipendenti” continuando il percorso della ricerca qualitativa in vigna e la sperimentazione enologica in cantina.

1950

Accoglienti per natura

Le prime voci sui fratelli Turina e sui loro vini iniziarono a girare tra la gente del piccolo borgo di Moniga. Ogni giorno gruppi di amici e appassionati bussavano alla porta di via Magenta per gustare vino e olio del Garda, accompagnati da pane e salame artigianale stagionato nell’antica cantina.

1950

Le prime bottiglie

Nei primi anni sessanta furono commerciate anche le prime bottiglie a marchio Turina, lo stesso che oggi ritroviamo nelle etichette dei nostri vini, mantenuto nel tempo a sottolineare il legame indissolubile di tradizioni ed eredità della nostra famiglia, tra passato, presente e futuro.

1975

Spirito visionario

La capacità di osare e intraprendere strade innovative lontane da logiche commerciali e di mercato sono da sempre parte della visione dei fratelli Turina.

A metà degli anni ‘70 prende forma nella mente di Gaudenzio l’idea di trasferire la sede dell’azienda dal centro storico di Moniga ad un appezzamento di terra nell’entroterra gardesano. Una scelta rischiosa che si rivelò vincente negli anni a seguire.

1990

Cambio generazionale

Alla fine degli anni 80 i figli Luigi, Paolo e Dario entrano in azienda portando con sé innovazioni tecnologiche che, nel rispetto della tradizione, diedero una nuova impronta qualitativa e una interpretazione moderna dei vini della Valtènesi e della Lugana.

1996

Il migliore Chiaretto del Lago di Garda

Il Chiaretto Valtènesi dell’azienda fratelli Turina vince il Trofeo Pompeo Molmenti, nella sua terza edizione del 1996.

2000

Arriva anche la quarta generazione

Dagli anni 2000 entra in azienda la quarta generazione composta da Matteo, Andrea e Marco Turina, rispettivamente figli di Paolo e Luigi.

2008

Il miglior Chiaretto dell’annata 2007

Le commissioni di degustazione del “Trofeo Pompeo Molmenti” premiano l’azienda Turina e il Chiaretto dell’annata 2007 come miglior vino rosa del Garda.

Oggi

Custodi della Valtènesi da generazioni

Quando si parla di valorizzazione di un territorio si parla innanzitutto di storie di persone; vecchie generazioni che hanno tramandando ai giovani della Valtènesi la sapienza nel custodire una cultivar di vite tanto delicata quanto preziosa che dà vita da più di cent’anni al nostro vino rosa, simbolo della nostra terra.

La Tradizione e la cultura dell’Innovazione sono i valori fondanti del nostro fare vino.
Rappresentano la sfida costante che giorno per giorno alimenta le nostre giornate da contadini della vite ed artigiani del vino.